giovedì 24 aprile 2008

Noi/Perché Berlusconi vola alto

Se volessimo essere maliziosi diremmo che il toto-ministri che impazza sui giornali e sulle tv è la prima manovra (docile e ambigua, ma non per questo meno pericolosa) per attaccare Berlusconi prima ancora che il governo – quello vero – sia insediato. Ma fingiamo che il vecchio gioco del gossip giornalistico sulla politica non abbia secondi fini: allora a che serve? Ci sono tra le indiscrezioni di queste ore tante sciocchezze, parecchie imprecisioni e qualche malevolo colpo basso. C’è soprattutto da parte dei tifosi dell’opposizione veltroniana il desiderio spasmodico di presentare la nuova maggioranza appesa alla Lega… Dove il termine di contatto e di collaborazione con gli alleati è scambiato per un termine di dipendenza se non di ricatto da parte della squadra di Bossi che è cresciuta in consensi e visibilità. Su questa divaricazione, tutta da dimostrare perché totalmente inventata, si esercitano gli editorialisti politici, a cominciare dai più quotati, per ispirare gli articoli dei semplici cronisti del Palazzo e fomentare divisioni non solo dentro la maggioranza ma all’interno dello stesso Popolo della Libertà dove lo spirito di coesione tra Forza Italia e Alleanza Nazionale ha subìto una salutare accelerazione nel successo delle urne.
Berlusconi può e deve volare alto. Non solo perché è il vero leader di questo “miracolo” politico-elettorale ma perché rappresenta e incarna la possibilità stessa che questa maggioranza da vittoriosa si trasformi in governante. Perché, al di là delle inutili parole e dei commenti degli editorialisti de Il Corriere della Sera, de Il Sole 24 Ore, de La Stampa e soprattutto de Il Messaggero di Roma “orfano” di Casini e in bilico persino per la riconferma di un sindaco-amico, che molto interessa il suo editore, la scommessa di Berlusconi è il governo. Determinante sarà la capacità che esso conquisterà nei primi mesi in materia di riforme (da incardinare subito) e sulla soluzione immediata delle sciagure prodiane che hanno infangato Napoli e l’Italia, spezzando le ali alla storica compagnia di bandiera. L’Italia di oggi ha votato e ha scelto molto più che in passato un leader-statista: riflessivo, responsabile, prudente e pronto al sacrificio condiviso piuttosto che al sogno impossibile. Non deludere da subito questa Italia è l’inizio viatico per durare e crescere, restando sulla cresta dell’onda.

1 commento:

Baraldo ha detto...

Caro Vanni, leggo continuamente il tuo blog e condivido le tue riflessioni sul Governo nazionale.
Berlusconi può e deve volare alto. Non solo lui, anche Renzo, perché se a livello nazionale il vero leader di questo “miracolo” politico-elettorale è il Cavaliere, a livello locale chi è se non Tondo? Al di là dei nostri contributi e piccole, ma significative,battaglie è comunque Renzo che è riuscito a motivarci rendendoci squadra che crede in un progetto politico e in un uomo per attuarlo! Ripeto senza togliere nulla al resto della squadra!
Mutuo le Tue parole.
Il FVG ha votato e ha scelto un leader: riflessivo, responsabile, prudente e pronto al sacrificio condiviso piuttosto che al sogno impossibile. Non deludere da subito il Friuli è l’iniziale viatico per durare e crescere, restando sulla cresta dell’onda.
Perciò, scelga da solo gli assessori,sperando che Tu gli possa essere di sostegno e di aiuto: personalmente, assieme agli amici della " quinquennale traversata nel deserto" ne saremmo solo felici!!!
Auguri Vanni!