-Ci siamo incontrati per trovare un percorso condiviso che porti alla soluzione del progetto -Pra dei Gai-, affinché non venga a ricadere negativamente sul nostro territorio.L'ha dichiarato mercoledì pomeriggio l'assessore all'ambiente e lavori pubblici Vanni Lenna nell'incontro, in Piazza Oberdan a Trieste, con i sindaci della regione interessati dai progetto -Prà dei Gai-: le casse di espansione naturale che interessano i territori di confine tra il Fvg e il Veneto lungo il corso del Livenza, alla confluenza con il fiume Medusa. La Regione Veneto, alla quale sono state inoltrate ulteriori richieste di informazioni ed approfondimenti, avrà tempo fino a settembre per presentare le integrazioni richieste. L'opera prevede l'ampliamento e la regimazione della casse di espansione per la laminazione delle piene; è interamente finanziata dalla Regione Veneto, ma la sua autorizzazione è vincolata dal parere positivo della commissione Via (Valutazione di impatto ambientale) della nostra regione. La Provincia di Pordenone e i comuni coinvolti (Pasiano di Pordenone, Prata di Pordenone e Brugnera) hanno dato tutti parere negativo adducendo che -i dati idraulici presentati nel progetto sono errati e le alternative presentate sono poco approfondite-, come ricordato dall'assessore provinciale Antonio Consorti. -Non possiamo mantenere in sospeso una procedure Via che è giunta al termine del processo -ha affermato Lenna- dobbiamo pertanto raccogliere le osservazioni che comuni e provincia hanno sollevato e invitare la Regione Veneto a modificare il progetto in base alle vostre indicazioni-. -Le necessarie prescrizioni tecniche saranno poi concordate politicamente in un mio prossimo incontro con l'assessore Conta-. All'incontro era presente anche l'assessore regionale Elio De Anna che ha ribadito la necessità di rafforzare le arginature, -ma senza pagare conseguenze-. In un ragionamento a piu' ampio respiro, il consigliere regionale Paolo Santin ha sollevato l'urgenza di definire le competenze idriche per i fiumi di confine, considerati spesso -terre di nessuno-.Oggi intanto il direttore centrale della direzione ambiente e lavori pubblici, l'ingegner Roberto Della Torre, ha incontrato l'omonimo veneto, Marco Puiatti; a cui ha formalmente richiesto che il progetto venga modificato alla luce delle osservazioni emesse dai Comuni e dalla provincia. Passaggio necessario affinché la regione Fvg possa dare un parere favorevole all'operazione. -Al momento attuale, ha ribadito Della Torre, concordiamo con le perplessità tecniche ed ambientali sollevate; non fosse altro che l'80% dell'intervento andrebbe a ricadere sul territorio regionale, nonostante i benefici ricadano principalmente sui comuni veneti-. Alla luce di questa considerazione Della Torre ha richiesto a Puiatti di adoperarsi affinché l'Autorità di bacino Veneto integri con un finanziamento per la messa in sicurezza anche gli interventi nel corso medio-alto del Livenza e per la stretta di Colle di Maniago; soprattutto ha richiesto che entro settembre venga fornita la documentazione esaustiva, richiesta dai comuni friulani, con le soluzioni progettuali alternative. A settembre la nuova documentazione sarà valutata dagli uffici competenti regionali che poi incontreranno i sindaci dei tre comuni pordenonesi interessati.
Nessun commento:
Posta un commento