Abbiamo approvato ieri, in aula al Senato, il testo definitivo di riforma degli enti locali che diventa pertanto legge.
Ecco le principali misure del provvedimento:
-Anticipo taglio poltrone per assessori: torna al 2010 il taglio delle poltrone di assessori comunali e provinciali in caso di elezioni. Gli assessori non potranno essere più di un quarto dei consiglieri. La riduzione del numero dei consiglieri, il tetto agli stipendi e la soppressione della figura del difensore civico e delle circoscrizioni di decentramento comunale restano confermate al 2011.
-Spese grandi eventi fuori da patto di stabilità
-Comune Roma: netta separazione tra la gestione ordinaria del comune di Roma e quella straordinaria per il ripianamento del debito 'ereditato' dalla giunta Alemanno. Il sindaco non sarà più il commissario straordinario. Riscrittura delle norme che offrono 600 milioni al comune di Roma.
-Assegno per l'Aquila: un aumento del 50%, che sale all'80% per il comune dell'Aquila, per la provincia abruzzese colpita al sisma.
-Comuni commissariati: uno stanziamento di 10 milioni per garantire i lavori di manutenzione nei comuni commissariati.
-Fondi piccoli comuni: vengono stanziati fino a 45 milioni per interventi sociali per i comuni fino a 5mila abitanti dove il rapporto fra gli over 65enni e il resto della popolazione è del 25%, fino a 81 milioni per i comuni con una percentuale del 4,5% di bambini sotto i 5 anni, e 42 milioni per i comuni sotto i 3mila abitanti per favorire gli investimenti.
-Stop Ato: a decorrere dal primo gennaio 2011 le Autorità di ambito territoriale vengono soppresse.
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