Per la stampa straniera, la caduta del governo Prodi determina una situazione di nuova incertezza per il paese, aprendo la strada al ritorno di Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi.
In Spagna. El Mundo titola: “Prodi si dimette dopo la sconfitta al Senato in mezzo a una grande zuffa”. Dopo gli sforzi titanici fatti negli ultimi giorni per eludere le più elementari leggi matematiche, scrive il quotidiano, Prodi perde al Senato dove mancano i numeri. L’editoriale titola: “Il suicidio politico di Prodi”. El Pais sottolinea che “L’esecutivo di Prodi resiste solo 20 mesi”. Il premier italiano perde per cinque voti la fiducia del Senato, dopo l’uscita dalla coalizione del governo del ‘piccolo’ partito democristiano dell’ex ministro della Giustizia Clemente Mastella.
In Francia. Le Figaro titola: “Italia, dimissioni del governo Prodi”, prevedendo la nomina di un governo di transizione per riformare il sistema elettorale. Liberation evidenzia che “L’equilibrista Prodi alla fine è caduto”. Il governo era partito male fin dall’inizio, ricorda, per la vittoria ottenuta con soli 24.000 voti di scarto che avevano dato alla maggioranza solo due seggi in più al Senato. Nei 20 mesi di governo, continua, il Professore ha cercato di fare l’alchimista, scommettendo sia sulla sua leggendaria ostinazione che sull’antiberlusconismo, unico vero collante della sua maggioranza.
Nel Regno Unito. Il Guardian titola: “Berlusconi mira a tornare al potere in Italia”. Dopo le dimissioni di Prodi, il Presidente Napolitano vuole un governo di transizione per riformare la legge elettorale, ma il tycoon dei media che ha governato il paese fino a due anni fa ha definito ‘insensato’ tale progetto, sostenendo che l’Italia ha bisogno di un governo ‘nuovo e autorevole’. Uno stretto alleato di Berlusconi ha quindi rivelato al quotidiano britannico di prevedere per il prossimo autunno il ritorno del Cavaliere a Palazzo Chigi. Anche L’Independent sottolinea che “Le dimissioni di Prodi aprono le porte al ritorno di Berlusconi”.
Stessa linea per il Telegraph: “Romano Prodi si dimette dall’incarico di premier” e si apre così la strada al ritorno al potere di Silvio Berlusconi. Il quotidiano conservatore sottolinea quindi che “l’Italia è ancora ‘ostinatamente ingovernabile’”, ricordando che il prossimo governo sarà il 62esimo in 63 anni di storia repubblicana. Per il Times, “Romano Prodi si dimette dopo aver perso la fiducia” e Silvio Berlusconi è pronto a tornare al potere. In prima pagina, il Financial Times titola: “La coalizione del governo Prodi collassa in mezzo a scene di caos”, e Berlusconi chiede di tornare alle urne.
Negli Stati Uniti. Il New York Times titola: “Cade il governo italiano, sorprendendo pochi”. I leader italiani sanno di dover fare i conti con una profonda crisi politica ed economica, scrive, ma sono ‘velenosamente’ divisi sulle modalità di risoluzione. Emblematica di tale divisione, secondo il Nyt, l’aggressione al Senato contro l’esponente dell’Udeur Stefano Cusumano. “Cade il governo italiano”, scrive il Los Angeles Times, sottolineando che la fine della coalizione di Romano Prodi determina una situazione di nuova incertezza per il paese.
In Germania. Spiegel online: “Prodi si dimette, Berlusconi trionfa”.
In Turchia. la stampa parla di profonda crisi politica in Italia. Hurriyet scrive che il Paese “aspetta le dimissioni di Prodi” dopo che il premier non è riuscito a ottenere la fiducia al Senato. Più caustico il quotidiano Milliyet, che titola: “Prodi di nuovo al capolinea”, evidenziando la fragilità dei governi italiani e la necessità per il Paese di una nuova legge elettorale.
In Russia. Gazeta.ru scrive: “Berlusconi insiste per tenere elezioni anticipate in Italia”. Il quotidiano Kommersant, di proprietà del finanziere di Gazprom Alisher Usmanov, titola: “Romano Prodi, mette ai voti il Governo. E l’Italia va verso le elezioni anticipate”. Più secco il notiziario tv di Ntv (Gazprom Media): “I senatori non hanno dato fiducia a Prodi”. Mentre per il Primo Canale, “L’Italia cerca di uscire dalla crisi di governo”.
In Spagna. El Mundo titola: “Prodi si dimette dopo la sconfitta al Senato in mezzo a una grande zuffa”. Dopo gli sforzi titanici fatti negli ultimi giorni per eludere le più elementari leggi matematiche, scrive il quotidiano, Prodi perde al Senato dove mancano i numeri. L’editoriale titola: “Il suicidio politico di Prodi”. El Pais sottolinea che “L’esecutivo di Prodi resiste solo 20 mesi”. Il premier italiano perde per cinque voti la fiducia del Senato, dopo l’uscita dalla coalizione del governo del ‘piccolo’ partito democristiano dell’ex ministro della Giustizia Clemente Mastella.
In Francia. Le Figaro titola: “Italia, dimissioni del governo Prodi”, prevedendo la nomina di un governo di transizione per riformare il sistema elettorale. Liberation evidenzia che “L’equilibrista Prodi alla fine è caduto”. Il governo era partito male fin dall’inizio, ricorda, per la vittoria ottenuta con soli 24.000 voti di scarto che avevano dato alla maggioranza solo due seggi in più al Senato. Nei 20 mesi di governo, continua, il Professore ha cercato di fare l’alchimista, scommettendo sia sulla sua leggendaria ostinazione che sull’antiberlusconismo, unico vero collante della sua maggioranza.
Nel Regno Unito. Il Guardian titola: “Berlusconi mira a tornare al potere in Italia”. Dopo le dimissioni di Prodi, il Presidente Napolitano vuole un governo di transizione per riformare la legge elettorale, ma il tycoon dei media che ha governato il paese fino a due anni fa ha definito ‘insensato’ tale progetto, sostenendo che l’Italia ha bisogno di un governo ‘nuovo e autorevole’. Uno stretto alleato di Berlusconi ha quindi rivelato al quotidiano britannico di prevedere per il prossimo autunno il ritorno del Cavaliere a Palazzo Chigi. Anche L’Independent sottolinea che “Le dimissioni di Prodi aprono le porte al ritorno di Berlusconi”.
Stessa linea per il Telegraph: “Romano Prodi si dimette dall’incarico di premier” e si apre così la strada al ritorno al potere di Silvio Berlusconi. Il quotidiano conservatore sottolinea quindi che “l’Italia è ancora ‘ostinatamente ingovernabile’”, ricordando che il prossimo governo sarà il 62esimo in 63 anni di storia repubblicana. Per il Times, “Romano Prodi si dimette dopo aver perso la fiducia” e Silvio Berlusconi è pronto a tornare al potere. In prima pagina, il Financial Times titola: “La coalizione del governo Prodi collassa in mezzo a scene di caos”, e Berlusconi chiede di tornare alle urne.
Negli Stati Uniti. Il New York Times titola: “Cade il governo italiano, sorprendendo pochi”. I leader italiani sanno di dover fare i conti con una profonda crisi politica ed economica, scrive, ma sono ‘velenosamente’ divisi sulle modalità di risoluzione. Emblematica di tale divisione, secondo il Nyt, l’aggressione al Senato contro l’esponente dell’Udeur Stefano Cusumano. “Cade il governo italiano”, scrive il Los Angeles Times, sottolineando che la fine della coalizione di Romano Prodi determina una situazione di nuova incertezza per il paese.
In Germania. Spiegel online: “Prodi si dimette, Berlusconi trionfa”.
In Turchia. la stampa parla di profonda crisi politica in Italia. Hurriyet scrive che il Paese “aspetta le dimissioni di Prodi” dopo che il premier non è riuscito a ottenere la fiducia al Senato. Più caustico il quotidiano Milliyet, che titola: “Prodi di nuovo al capolinea”, evidenziando la fragilità dei governi italiani e la necessità per il Paese di una nuova legge elettorale.
In Russia. Gazeta.ru scrive: “Berlusconi insiste per tenere elezioni anticipate in Italia”. Il quotidiano Kommersant, di proprietà del finanziere di Gazprom Alisher Usmanov, titola: “Romano Prodi, mette ai voti il Governo. E l’Italia va verso le elezioni anticipate”. Più secco il notiziario tv di Ntv (Gazprom Media): “I senatori non hanno dato fiducia a Prodi”. Mentre per il Primo Canale, “L’Italia cerca di uscire dalla crisi di governo”.
2 commenti:
Le corna di Berlusconi erano nulla rispetto alle figuracce che ci ha fatto fare Prodi. Il cav., almeno faceva ridere, il Mortadella danni!
ora recuperare la fiducia in politica estera con gli alleati europei ed internazionali sarà difficile!!!
speriamo in una grande vittoria ed una forte maggioranza che ci permetta di fare riforme ardue e qualche volta impopolari ma atte a far rinascere il nostro paese!!!
Posta un commento