martedì 25 marzo 2008

Confronti diretti: scontro Pd –Pdl

A meno di tre settimane dalle elezioni politiche è aspro lo scontro tra i due schieramenti per la questione relativa all’eventuale confronto diretto fra Berlusconi e Veltroni. La verità è sempre la stessa: Veltroni ha ben presente che quello che ipotizzava potesse essere il suo grande recupero non c’è stato. I giorni passano e la distanza fra i due poli resta in sostanza inalterata. Alla Camera, quindi, la vittoria del Pdl è certa. Analisi diversa deriva dalla questione Senato, dove la legge elettorale prevede una ripartizione su base regionale. Da ciò si capisce il motivo che sta spingendo i leader ad andare più nelle regioni il cui risultato è ancora in bilico per procacciarsi i voti necessari all’eventuale maggioranza. Ciò nonostante occorrerà solo sincerarsi della quantità di senatori in più che avrà il Pdl dato per scontato, infatti, la vittoria del Cavaliere anche in questo ramo del Parlamento. Per quanto riguarda l’eventuale sfida televisiva c’ è da ricordare l’enorme squallore che fu il confronto Berlusconi – Prodi, completamente inaccettabile. Sia i conduttori, la prima volta il direttore Mimun, la seconda Bruno Vespa, che i giornalisti dovevano, a causa di questa benedetta par condicio, attenersi in maniera eccessivamente rigorosa ai tempi. Vennero fuori due confronti completamente ingessati che non credo aiutarono molto la gente a capire. Con questa legge è evidente che il confronto diventa troppo rigido; ciò non significa che non si possa fare, anzi. Ma la sinistra ormai certa della sconfitta, gioca tutte le sue carte accusando Berlusconi di non volerlo fare. Niente di più falso. Berlusconi non ha governato negli ultimi due anni, chi ha creato problemi agli italiani è il partito che guida Veltroni il cui Presidente resta Romano Prodi. Credo allora che sia Veltroni che possa avere più preoccupazione in un confronto diretto, il resto sono solo accuse futili per cercare inutilmente di raccattare qualche consenso in più. E dicevano di voler mantenere i toni bassi… .

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