martedì 8 aprile 2008

Le riforme necessarie che vedremo dopo le elezioni

Che il nostro Paese sia ad una svolta è chiaro a tutti. Comunque vadano queste elezioni rappresentano un momento estremamente importante per il futuro dell’Italia. Di una cosa siamo tutti convinti, dell’opportunità di una serie di riforme che consentano l’eliminazione di quei problemi che sistematicamente rallentano le decisioni da prendere a qualsiasi livello. Ecco, quindi, la necessità di creare una commissione, per certi come quella istituita in Francia da Sarkozy e che nel giro di un anno ha modificato la loro Costituzione, composta da esperti dei diversi orientamenti politici ma assolutamente non parlamentare. Solo in questo modo si potrà, in tempi non biblici, affrontare la spinosa questione di come fare le riforme costituzionali evitando veti incrociati di piccoli partiti che rallentano e condizionano le diverse scelte. I punti fondamentali su cui lavorare già ci sono e riguardano la fine dell’inutile bicameralismo, la riduzione del numero dei parlamentari ed il rafforzamento dei poteri previsti per il Governo e quindi per il presidente del Consiglio. Altro tasto importante che dovrà essere affrontato nella prossima legislatura è quello della riforma dei regolamenti parlamentari. E’ necessario fissare un tetto inderogabile al numero minimo dei componenti di un gruppo parlamentare: 20 per la Camera e 10 per il Senato. Troppe volte, infatti, con le deroghe i Presidenti di turno hanno acconsentito alla nascita di gruppi parlamentari che poi condizionano e rallentano il ritmo dei lavori. Altra novità importante da approvare sarà quella di rendere impossibile la costituzione di un gruppo parlamentare che non corrisponda perfettamente ad una lista che si sia presentata alle elezioni. Solo l’approvazione di questi pochi importanti punti consentirebbero ai lavori parlamentari di procedere meglio e certamente con maggiore rapidità; tutto questo per consentire un adeguato ritmo ai lavori parlamentari per affrontare adeguatamente i troppi problemi che assillano da tempo gli italiani.

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