Per il Paese si apre un ciclo

La vittoria di Roma ha un sapore particolare. E’ ormai chiaro che non è più valido il teorema secondo cui la sinistra sarebbe più credibile di noi sul piano del governo locale: in tutta Italia, a Nord come al Centro come al Sud, gli elettori ci hanno dato fiducia sia per il Governo nazionale sia per l’amministrazione dei loro territori. Può ora aprirsi un ciclo di straordinario e complessivo cambiamento del Paese.In tutti questi quindici giorni successivi al voto del 13-14 aprile, la valutazione è che l’Italia ha mostrato chiaramente di volere un cambiamento profondo e di rifiutare ogni prospettiva di declino. Su questa base e con questi obiettivi, il Paese si è rivolto a noi, affidandoci un mandato inequivocabile: cambiare l'Italia. Il nostro sarà il governo dei risultati, degli obiettivi, e non delle chiacchiere. E’ l’ora che la politica si dimostri all’altezza delle attese e delle speranze degli italiani. Troppo difficile è la situazione del Paese, e troppo grande la speranza degli italiani, perché torni ad affermarsi la politica delle parole e dei rituali bizantini.Certo, dobbiamo essere consapevoli del fatto che l’eredità lasciataci dalla sinistra è catastrofica. Ne sono testimonianza eloquente i dati diffusi oggi dall’Unione europea: crescita quasi azzerata, rapporto deficit/Pil che torna pericolosamente a salire, inflazione molto alta, grande affanno per tante famiglie italiane.E’ bene sapere che ci viene consegnata una situazione gravissima, dopo due anni di cattiva gestione economica, tutta centrata sulla ricetta sbagliata “più tasse, più spesa”. Ma è un nostro preciso dovere lavorare da subito per invertire una china umiliante per il Paese.

on. Vanni Lenna