venerdì 4 aprile 2008

Tondo – Illy: la sfida continua

Tre occasioni in meno di ventiquattr’ore. Renzo Tondo e Riccardo Illy si sono confrontati sui programmi che intendono realizzare per la Regione Friuli. Illy in realtà non ha fatto altro che sputare dati sulla sua Presidenza che dimostrerebbero che tutto funziona a meraviglia. Ed allora, c’è da chiedersi, perché la gente si lamenta? Tondo ha girato e continua a farlo tutto il Friuli ed i problemi che le persone sottopongono alla sua attenzione sono tantissimi. Se quello che Illy dice fosse vero dovremmo avere un Friuli felice, ed invece, purtroppo, i problemi esistono e vanno seriamente affrontati. Ultimo, ma solo in ordine di tempo, è quello relativo alla questione Insiel. Tondo ha detto a chiare lettere che, una volta vinte le elzioni, ne bloccherà la vendita chiedendo una proroga dei termini relativi alla parziale privatizzazione. Lo scopo è quello di tutelare i lavoratori salvaguardando l’occupazione. Quello che non piace di Illy è anche la sua presunzione. Ha dichiarato che se dovesse perdere le elezioni non resterà in consiglio regionale ma tornerà ad occuparsi della sua azienda. Tale atteggiamento lascia ben intendere l’approccio che Illy ha nei confronti della politica e soprattutto il rispetto che nutre per le persone che lo voteranno. Tondo, invece, garantisce di esserci comunque in consiglio perché vincente o perdente vuole lavorare per coloro che lo sosteranno. Quindi il voto a Tondo sarà comunque un voto utile perché i cittadini avranno sempre qualcuno a cui rivolgersi, anche qualora fosse impegnato a fare opposizione. Come vedete oltre i programmi e le cose da fare c’è un differente modo di vedere il rapporto con la gente che caratterizza i due candidati ed io sono convinto che Tondo garantisca meglio tutti quelli che oggi sono in difficoltà e che sperano che il Friuli possa risollevarsi da un’amministrazione che anche dal punto di vista economico lascia un’eredita disastrosa.
Intanto i primi due incontri al teatro Verdi ed alla televisione sono stati dei sei zeo sei zero per il deputato friulano

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