Con la “Robin Hood tax” sembra che “ancora una volta” il ministro dell'Economia Giulio Tremonti “abbia dato delle idee ai suoi colleghi in Europa”. Non solo: rispetto a lui, il presidente francese fa la parte dello sceriffo di Nottingham. Lo scrive Paul Betts in un articolo sul Financial Times. Il quotidiano rileva che, in una situazione economica più difficile rispetto al precedente governo Berlusconi, Tremonti ha avuto di nuovo un'idea “inattesa”: una tassa sui proventi del petrolio e su quelli di banche e assicurazioni. Betts ha ricordato che non è il primo provvedimento “inaspettato” di Tremonti, già ideatore del condono fiscale sui capitali che sarebbero rientrati dall'estero, attuato mentre era ministro dell'Economia nel precedente esecutivo di centrodestra. Un'idea, riconosce il Financial Times, che risultò “così spettacolare da sorprendere lo stesso Tremonti”. Una misura che fu poi ripresa anche da altri paesi europei, in particolare dalla Germania. Al momento, annota il quotidiano, non ci sono i presupposti perchè un altro eventuale condono fiscale possa avere successo. Ed ecco che Tremonti “ha deciso di agire come Robin Hood, tassando i ricchi per aiutare i poveri”. Un provvedimento che servirà ad aiutare “quelle famiglie a basso reddito duramente colpite dagli alti prezzi di cibo ed energia”.
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