Le procedure e le autorizzazioni per l'espletamento delle prescrizioni indicate dalla Commissione Via spettano al Commissario delegato per la Laguna di Marano e Grado. L'assessore all'ambiente, con delega alla Protezione Civile, Vanni Lenna, chiarifica pertanto le preoccupazioni espresse per la presunta impossibilità di procedere ai dragaggi in tempi brevi causa il rimpallo di concessioni ad altri enti. L'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri (n. 3556 dd. 21.12.2006) che detta ulteriori disposizioni di protezione civile per fronteggiare l'emergenza socio-ambientale determinatasi nella Laguna di Marano e Grado, all'articolo 6 -dispone in maniera evidente e puntuale che il Commissario delegato opera in deroga, potestà che gli consente di autorizzare la costruzione e la successiva gestione delle tre vasche di raccolta site in località Planais, nella zona industriale di San Giorgio di Nogaro-.- Le procedure pertanto, rimarca Lenna, sono snelle, frutto di una conciliazione tra i due soggetti interessati ovvero il mio assessorato e la struttura che affianca il commissario-. Ed aggiunge che la normativa vigente in materia ambientale chiarisce che i sedimenti aventi le caratteristiche indicate nel progetto per il dragaggio del fiume Corno, quale canale di accesso al Porto commerciale fluviale di Porto Nogaro, così come predisposto dal Commissario, si qualificano come -rifiuti-, i quali, se allocati in una determinata struttura per piu' di un anno, la struttura medesima viene definita quale -discarica-, pertanto disciplinata dal decreto legislativo 152/2006 a cui il commissario puo' operare in deroga. Anche questa precisazione, invalida le preoccupazioni sull?autorizzazione alal discarica dei fanghi classificati come -rifiuti non pericolosi-.
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