mercoledì 10 novembre 2010

LA SPERANZA SU BOSSI


La situazione politica nazionale è in continua e costante evoluzione.
Qui a Roma si vivono momenti concitati, ma oramai credo che siamo giunti alla resa dei conti. Secondo me ora come ora si prospettano poche soluzioni: o Bossi riesce, domani, nel tentativo di ricucire lo strappo con Fini oppure, in alternativa, non si potranno evitare le elezioni anticipate.
Mi auguro, ovviamente, che Bossi riesca nel ruolo di mediatore il ché porterebbe alla costituzione di un Berlusconi-bis, ovvero di un governo allargato all’Udc e che abbia come punto di partenza i famosi 5 punti già approvati più altri proposti da Fli e Udc. In realtà, nient’altro di cio’ che lo stesso Berlusconi aveva auspicato nel suo intervento in Direzione Nazionale. Questo schema darebbe, a mio giudizio, un assetto più solido alla maggioranza.
Diversamente, se l’intervento di Bossi non si rivelerà proficuo, sarà necessario andare ad elezioni, ma il passaggio di crisi non sarà sicuramente immediato e facile perché –giustamente- Berlusconi pretenderà che sia votata la sua sfiducia, come atto di responsabilità di Fli nei confronti dei cittadini.
Ma a quel punto dove starà nel nuovo governo il Fli? A Perugia Fini aveva ribadito con determinazione la sua collocazione nel centro destra. E dunque che posizione assumerà se Berlusconi dovesse esser riconfermato dagli elettori???
Con l’attuale legge elettorale si corre il rischio di costituire una nuova maggioranza che manca di solidità e incappi in incidenti simili a quelli che stiamo attualmente vivendo, in un momento per altro e di questo Fini dovrebbe rendersene conto, di difficoltà economica per cui le priorità per i cittadini sono ben altre.

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