Oggi decisione di Napoletano: tentativo di creare un governicchio

Nelle dichiarazioni di ieri il Presidente Napolitano ha manifestato l’intenzione di una pausa di riflessione dopo aver terminato le consultazioni e dunque oggi dovrebbe sciogliere le riserve, e cosi ha fatto, motivando anche la sua scelta. Il panorama che ha davanti è estremamente frammentario considerando che sono 19 le delegazioni che si sono susseguite al Quirinale senza contare le cariche istituzionali. Personalmente sono fra quelli che ritengono che un governicchio che tiri a campare non possa essere di alcun aiuto soprattutto in questo delicato momento per l’Italia. Avrebbe molto più senso votare subito, possibilmente ad aprile per consentirci di avere presto un Governo nel pieno dei suoi poteri. La sinistra cerca di prendere tempo perché tutti i sondaggi la danno perdente nel caso si andasse a votare adesso ed anche perché, dopo questa esperienza fallimentare al Governo, è ancora, se è possibile, più divisa. I ripetuti contrasti fra la Dilberto e la Finocchiaro durante la trasmissione Ballarò dell’altra sera la dicono lunga sugli attuali rapporti fra Pd e sinistra radicale. Ma i problemi a sinistra sono ancora più complessi. Andare a votare con questa legge elettorale consentirebbe a Veltroni di scegliere non solo i candidati, viste le liste bloccate, ma anche gli eletti. Ciò non può andar bene a Massimo D’Alema che perderebbe il suo potere all’interno del Pd. Ecco, quindi, che proprio D’Alema si è attivato affinché Marini, avesse un mandato esplorativo, per cercare di creare un governo. Una vera faida interna quella che si sta verificando a sinistra ma che non deve vedere gli italiani come capri espiatori. Si vada al voto è l’unica soluzione seria possibile.