mercoledì 5 agosto 2009
AGEVOLIAMO LE IMPRESE
Dell’accordo tra l’Abi (associazione bancaria italiana) e le organizzazioni imprenditoriali per la sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio, ne abbiamo già parlato ieri. Il provvedimento rientra nel decreto anticrisi varato lo scorso sabato dal Senato, ma mi sembra opportuno ritornare sull’argomento vista l’importanza strategica che l’operazione riveste anche per le numerose realtà imprenditoriali regionali, seriamente colpite dalla crisi economica e incrinate da un sistema bancario che fino ad oggi si è rivelato inadeguato per fronteggiare il difficile momento economico. L’accordo siglato a Milano prevede almeno dodici mesi di sospensione nel pagamento della quota capitale delle rate di mutui e leasing, oltre a un prolungamento di almeno 270 giorni per le scadenze dei debiti a breve termine.
Le banche avranno 45 giorni per aderire, mentre ci sarà tempo fino al 30 giugno 2010 per presentare la domanda di moratoria.
A mio giudizio l’accordo rappresenta una vera e propria boccata di ossigeno per le aziende che presentano difficoltà finanziarie temporanee; mi auguro pertanto che le banche aderiscano alla manovra; la loro collaborazione potrebbe essere uno strumento efficace per sbloccare la situazione in attesa di una reale ripresa del mercato.
Anche a livello regionale, con il decreto anticrisi approvato in aula lo scorso aprile, sono state individuate una serie di misure che consentano l’agevolazione di crediti alle imprese e pertanto il proseguo dell’attività lavorativa.
Sull’home page della Regione Fvg è ben evidenziato il provvedimento finanziario che ha messo in campo 400 milioni di euro a favore del tessuto produttivo del territorio. Un pacchetto di misure straordinarie finalizzate al superamento delle criticità indotte dalla crisi: fondi di rotazione, fondo di garanzia, obbligazioni, nuove regole comunitarie sugli aiuti di Stato.
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