mercoledì 20 gennaio 2010

Polo intermodale - Aeroporto FVG


Da quando l’Assessore Riccardi agli inizi di dicembre ha presentato ai colleghi della giunta la comunicazione con cui esprimeva l’intenzione di accelerare l’avvio della costruzione del polo intermodale dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari, sulle cronache locali è un susseguirsi di interventi che sollecitano la firma della convenzione tra Provincia di Gorizia, Comune di Ronchi dei Legionari, RFI-Rete ferroviaria italiana e società Aeroporto S.p.A. Ultimo quello del neonominato coordinatore comunale, Antonio De Benedittis, da cui trae spunto questa mia riflessione.
Nel plaudere all’iniziativa del mio ex collega Riccardi che ha dimostrato sensibilità politica nel comprendere il carattere strategico e improrogabile del progetto in un momento economico come questo, mi auguro che le forze politiche, di qualsiasi appartenenza, lavorino per far prevalere il buon senso ed accelerare la firma della convenzione.
Potenziare le infrastrutture della nostra Regione è una necessità primaria per consentirci di essere concorrenziali sul mercato, tanto piu’ in un difficile momento come quello che stiamo attraversando e la cui ripresa sarà quanto piu’ rapida quanto piu’ competitivi sapremo presentarci nel panorama internazionale.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Senatore,
è con gradita sorpresa che, come membro del Pdl e cittadino di Ronchi dei Legionari leggo il suo interessamento alla vicenda della firma della convenzione per la creazione del polo intermodale. Nell’apprezzare come lei stesso ha ribadito la volontà dell’assessore Riccardi di velocizzare l’iter, allo stesso modo anche noi a Ronchi accogliamo e ci facciamo portavoci per quanto possibile del suo invito. Concordiamo che su questa importante opera infrastrutturale debba esser lasciata da parte ogni divergenza politica e campanilismo di ruolo per, al contrario, dare vita ad un’opera che potrebbe rappresentare un volano di sviluppo per l’intero territorio. Approfittiamo per ringraziarla per l’attenzione che da Roma riveste sul territorio. Il suo interessamento alle questioni regionali non appare manifesto sulla stampa e pubblicizzato sui mass media, ma si coglie che l’esperienza e la saggezza con cui ha governato purtroppo per poco tempo l’assessorato all’ambiente l’ha trasferita in sede romana per seguire in silenzio tante pratiche che altrimenti senza un appoggio romano rischierebbero di restare in sospeso.
Con l’auspicio che il polo intermodale possa trovare presto vita,
le auguro un buon lavoro

Giorgio Rossi ha detto...

Egregio Senatore Vanni Lenna, la nascita del Polo Intermodale può rivelarsi un strumento valido per lo sviluppo del territorio ove lo stesso sarà collocato od un ulteriore dimostrazione del fallimento politico messo in atto. La differenza la fa la filosofia che anima il progetto stesso. Troppe volte abbiamo visto nascere contenitori vuoti atti a mascherare interessi dei pochi o degli amici degli amici. Ottusità ancora in voga in molti casi. È necessario tracciare una nuova rotta ove la trasparenza del progetto, possa dare la possibilità al territorio e ai suoi abitanti di migliorare la qualità della loro vita futura, il Polo Intermodale è un’opportunità che potrà dare i frutti per i prossimi ventenni. La filosofia da mettere in atto è: “ Ove il territorio offre opportunità è la gente a fare la differenza perché gli uni sono il risultato dell’altro”. Il Nodo Intermodale è un “cavallo di Troia” grazie al quale, l’asse est–ovest può intersecare quello nord-sud. Merci e persone potranno raggiungere tutta l’intera Europa e oltre grazie a ciò che sapremo progettare in questo luogo, epicentro dei traffici da sempre. È la tecnologia a fare la differenza e gli uomini che la sanno sfruttare. Spero vivamente che l’intero progetto possa essere fatto conoscere in tempi brevi proprio a coloro che sul territorio vivono e sperano che ciò aiuti loro a risollevarsi dalle sorti che nel passato hanno fatto si che in questi luoghi, altri potessero godere dei benefici, lasciando agli abitanti, il loro dovere di subire. Questo spazio per il commento si dimostra essere un segno di democrazia e spero che non rimanga la sola finestra per esprimersi, Egregio Senatore, Le auguro buon lavoro, ricordandole che se ancora qualcosa c’è su questo territorio, non è certo merito di coloro che qui sono solamente passati per raccogliere…